Dal Fondatore della Balcon Band Gigi Bassani


Il tempo, con passo da lupo, ci ha rubato le nostre canzoni. Non erano tante: un gruppo di versi, spesso rabbiosi e tristi, ironici e
disperati, un'isola da difendere a voce nuda contro il gran mare
lagnoso della "musica leggera". E non erano neppure tanto
belle, ammettiamolo: forse il vaglio estetico più severo ne salverebbe
soltanto alcune. Ma erano le nostre canzoni: dicevano le cose che noi volevamo sentire, cantavano la nostra speranza e la nostra giovinezza.
Queste nostre canzoni, a dire il vero, non ebbero mai grande successo:stavano troppo fuori la norma del mercato: Come vogliamo chiamarle ora: sempreverdi o, meglio sempre rosse? Lasciamole pure senza nome e dedichiamole anche a chi non le volle nemmeno ascoltare, o le osteggiò con durezza implacabile perché le sentiva "diverse".
E, infatti, diverse lo erano davvero: non cercavano di vendersi al
migliore offerente ma (addirittura!) volevano cambiare la nostra vita
e la faccia del mondo.
È accaduto, invece, che la vita ha cambiato noi: ma, forse, non tanto da impedirci di provare, voltandoci indietro, qualcosa come un vago rimorso.
Le "cose" ci dicono sono cambiate: sono cambiati i nomi, gli
aggettivi, gli avverbi, sono cambiati i ruoli e le persone.
Le bandiere più nobili si sono spiegazzate, afflosciate, sono cadute a
terra: è caduto il "vento rosso" che le gonfiava. I nostri
figli, i nostri nipoti non vogliono più sapere delle nostre canzoni,
non le capiscono neppure: hanno altro per la testa nelle orecchie, le
considerano impossibili. Allora vuol dire che tutto è perduto? Può
darsi: ma quando tutto è perduto, come si suol dire, è anche la volta che tutto ricomincia, riprende significato e dimensione.
Anche queste voci lontane, come tutte le grida e le voci della storia
del mondo, passano all'Archivio. Ma la musica leggera che conosce
i suoi polli, coltiva da sempre i suoi "revivals" e si
coccola i suoi "sempreverdi", i "successi" che
passano indenni di generazione in generazione.
Per questo, eccole ancora qui, le nostre vecchie canzoni, dalle più
antiche alle più recenti, per la curiosità di figli e nipoti e per la
nostalgia di tutti noi, compagni di un tempo passato e irrecuperabile;
ma anche incancellabile, indimenticabile e nostro "per sempre".

"Finchè ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva come una cosa viva
lanciata a bomba contro l'ingiustizia"

Albizzate 23 gennaio 2001
Gigi Bassani